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LA TESTIMONIANZA DI

ANNA DI GIACOMO

Sono Anna, moglie del pastore della comunità di Grumo Nevano, Luigi Abruzzese. É bello avere memoria delle cose passate, specialmente quando si raggiunge una certa età come la mia. A volte mi fermo, chiudo gli occhi e ripenso a tanti momenti trascorsi, belli e brutti. Certo, preferisco quelli belli, i brutti di meno. Tra questi ricordi ci sono persone passate nella mia vita, sensazioni, emozioni e meraviglie mostratemi dal Signore. Vi racconto come il Signore Gesù mi ha fatto partecipe di una straordinaria guarigione, di grandi emozioni e di bellissime unioni, servendosi di un piccolo bambino chiamato Giuseppe Mozzillo.
Era il 2003 quando nacque. Ricordo ancora con affetto quando andai a casa sua a vederlo per la prima volta, era un bambino paffuto e tranquillo, bellissimo! Subito fece parte della mia vita. Il tempo passava, trascorsero tre anni e Giuseppe, con Giusy, sua coetanea, e Luigi di due anni più grande, erano impegnati la domenica a seguire la Scuola Domenicale con me. Si pregava, si disegnava, si cantava e si mangiava (preciso che chi mangiava di più era Giuseppe e si vedeva perché era bello grassottello).

Aveva due amori: zio Toto ed il cibo. Era molto paziente, specialmente con Giusy che gli tirava i capelli, gli dava i pizzicotti e lui sopportava! Era il 2007, la nostra vita viaggiava in armonia finché una domenica la sua mamma, Rossella, mi disse che aveva notato sul petto del bambino delle macchie scure, era andata dal medico e le aveva consigliato di portarlo in ospedale per delle indagini. Non pensai a nulla di grave, finché, ricevetti una telefonata, era Rossella, mi informava che insieme a Daniele, desideravano parlare con mio marito. Si recarono da noi nel tardo pomeriggio, era una bella giornata calda e primaverile quando i due coniugi si accomodarono e Rossella, con una calma che ancora oggi non riesco a spiegarmi, ci raccontò che dopo diversi esami, i medici avevano diagnosticato a Giuseppe una bruttissima malattia che lo avrebbe fatto morire in pochi mesi tra atroci sofferenze. Ricordo come adesso che mentre ascoltavo non riuscivo più a respirare, mi sentivo morire.
Non era possibile! Mi alzai e andai fuori al balcone per respirare, alzai gli occhi al cielo ed espressi un solo pensiero “Signore non permettere che tutto ciò avvenga!” Respirai profondamente e da allora cominciò il calvario di Giuseppe: visite, medicine e tanto altro. Quando si sentiva un pochino meglio, veniva alla Scuola Domenicale ed io lo osservavo: non parlava, non sorrideva e non mangiava piu. Giusy e Luigi notavano questo cambiamento e mi chiedevano il motivo, ed io puntualmente rispondevo che gli davano tanto fastidio quelle macchie! 

Mi sentivo disperata perché vedevo soffrire un bambino così piccolo, però, allo stesso tempo, vi era in me una gran calma, perché pregando avevo fatto una richiesta specifica al Signore. In quel periodo la nostra chiesa diventò una sola persona, eravamo compatti nella preghiera e con noi ci furono credenti, anche di altre nazioni, che pregavano per questo bambino, poichè la preghiera unisce e muove la mano di Dio. Una domenica, eravamo nella solita stanzetta della scuola domenicale e pregai insieme ai bambini, chiedendo al Signore di far sparire le macchie di Giuseppe. Conclusi quella preghiera con un forte amen quando ad un tratto Giuseppe alzò lo sguardo e in un modo molto chiaro e semplice mi disse: “Sorella Anna, perché hai pregato per le mie macchie? Gesù mi ha già guarito!” gli risposi semplicemente – “amen!”, Avevo il cuore che mi scoppiava, quante emozioni in quel momento, desideravo che quella potesse essere la risposta di Dio, ma al tempo stesso ero combattuta: e se quello fosse stato solo il pensiero di un bambino? Così pensai di parlarne al Signore e dopo aver pregato decisi di dirlo alla sua mamma e mentre lo facevo, sentii in me la certezza che il Signore aveva operato in Giuseppe. Per avere una risposta affermativa, però, ci volle un po’ di tempo. Sono trascorsi tanti anni da allora, ed oggi guardo Giuseppe: è diventato un bel giovane, affettuoso, bravo, educato, ma rimarrà per sempre il mio piccolo Giuseppe con cui ho condiviso una guarigione che mi ha rafforzato lo spirito e la fiducia nell’Eterno che opera tuttora meraviglie.

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Le testimonianze di altri che hanno avuto la gioia di raccontare miracoli

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Ogni testimonianza è un capitolo unico di questa straordinaria narrazione collettiva, un racconto intimo di fede, avente al centro la potenza di Dio.

Immergerti nelle esperienze condivise da individui che, come te, hanno trovato conforto e ispirazione attraverso il potere straordinario dei miracoli del Signore.

Speriamo che queste storie possano aggiungere una dimensione più profonda al tuo percorso e portare ulteriore luce alla tua personale scoperta di meraviglie e speranze.

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